Come scrivere l’abstract della tesi: una guida completa
Lo sapevi che spesso i docenti in sede di laurea (o prima, quando stanno valutando la tesi) leggono solo l’abstract? Facile capire perché, nonostante sia davvero molto corto rispetto al resto della tesi, rappresenti un passo fondamentale nella stesura della tesi di laurea. È un vero e proprio biglietto da visita che introduce il lettore al lavoro svolto, lo incuriosisce e gli permette di comprendere l‘argomento della tesi. Inoltre, spesso i docenti in sede di laurea o in fase di valutazione della tesi leggono e valutano solo questa parte. Ecco perché è fondamentale scriverla nel modo più efficace possibile.
Abstract della tesi: cos’è e perché è importante
L’abstract della tesi è un riassunto essenziale del lavoro svolto, pensato per offrire una sintesi efficace del contenuto. A differenza dell’introduzione, che mira a coinvolgere il lettore e a giustificare la scelta dell’argomento, l’abstract ha un obiettivo informativo: deve condensare in poche righe il tema, la metodologia adottata e i risultati ottenuti, senza soffermarsi sul contesto teorico o sugli approfondimenti critici.
Scrivere un buon abstract richiede sintesi e precisione. Per facilitarne la stesura, è utile riprendere concetti già esposti nell’introduzione e nelle conclusioni, riformulandoli in modo diretto e privo di ambiguità. È fondamentale che il lettore possa capire rapidamente di cosa tratta la tesi e quali sono i suoi contributi, senza dover consultare l’intero elaborato.
La lunghezza dell’abstract può variare, ma solitamente si aggira tra le 99 e le 149 parole, a meno che non venga specificato diversamente. Un abstract ben scritto non solo facilita la lettura e la consultazione del lavoro, ma è spesso il primo elemento valutato da chi deve esaminare la tesi: ecco perché è un elemento chiave per la comunicazione efficace dei risultati ottenuti.
La struttura ideale di un abstract di tesi efficace
Anche se università e facoltà indicano una struttura di tesi efficace, possiamo dire che genericamente si compone di quattro elementi principali:
- introduzione al tema
- metodologia adottata
- risultati ottenuti
- conclusioni principali
La prima sezione dell’abstract introduce brevemente l’argomento e l’obiettivo dello studio, specificando il problema affrontato e la sua rilevanza.
Ad esempio: “Questa tesi analizza l’impatto delle piattaforme digitali sulla comunicazione politica contemporanea, con particolare attenzione al ruolo dei social media durante le campagne elettorali.”
Quindi deve seguire la descrizione della metodologia con un riassunto di strumenti e tecniche utilizzate per condurre la ricerca (o sviscerare l’argomento, se si tratta di una materia umanistica). Successivamente, si presentano i risultati principali, in modo da evidenziare conseguenze significative a dimostrazione dell’ipotesi di partenza.
Consigli pratici per scrivere un abstract chiaro e coinciso
Vorremmo essere piu diretti: Molti pensano che basti copiare l’introduzione. Spoiler: “no”. Ci vuole una grande capacità, quella della sintesi. Il rischio infatti è quello di uscire dai binari e perdere di vista l’obiettivo di questa parte importantissima della tesi di laurea.
Infatti, un abstract è breve, di massimo 149 parole, spesso limitato a un solo paragrafo, quindi evita dettagli superflui e vai dritto ai punti essenziali. Ogni parola deve essere scelta con cura per garantire massima chiarezza ed efficacia comunicativa: leggi quanto hai scritto diverse volte.
Devi ricordarti di evidenziare solo i punti chiave, concentrandoti su obiettivo, metodologia, risultati e conclusioni. Usa parole chiave pertinenti per rendere subito chiaro il focus della ricerca e facilitare la comprensione del lettore.
Allo stesso tempo, mantieni il linguaggio semplice e accessibile: evita il gergo tecnico e gli acronimi complessi che potrebbero creare confusione: per quelli ci sono i capitoli interni specifici e dettagliati della tesi di laurea. Fai il test nonna: se lei lo capisce, hai fatto centro.
Un buon metodo per scrivere un abstract efficace è il reverse outline, una tecnica di scrittura che consiste nel creare una mappa dei contenuti dopo aver scritto il testo completo, anziché prima: completa prima la tesi e, alla fine, raccogli le scoperte più importanti per costruire un riassunto coerente e ben strutturato.
Errori comuni da evitare nella stesura dell’abstract
Uno degli errori più comuni commessi da chi sta scrivendo un abstract della tesi è dilungarsi troppo. La tentazione di scendere nel dettaglio è forte, ma proprio per questo l’abstract si scrive alla fine.
Un errore comune è usare un linguaggio troppo tecnico o pieno di acronimi: anche nelle tesi più specialistiche, l’abstract deve essere chiaro e comprensibile per tutti i membri della commissione.
Abstract della tesi: esempi pratici per l’ispirazione
Se a parole ancora non hai capito come scrivere l’abstract della tesi, vediamo attraverso alcuni esempi come fare per produrre un testo che sia davvero efficace.
Esempio di abstract per una tesi sperimentale
Nelle tesi sperimentali, l’abstract ha il compito di riassumere in modo chiaro e conciso gli aspetti fondamentali della ricerca. A differenza delle tesi teoriche o compilative, in cui l’analisi si basa prevalentemente su fonti esistenti, le tesi sperimentali prevedono la raccolta e l’elaborazione di dati originali, raccolti spesso attraverso esperimenti, test o indagini sul campo.
Ecco l’esempio di un abstract di una tesi sperimentale in ambito medico, incentrata sulla valutazione di un nuovo approccio terapeutico per il trattamento del dolore cronico:
Questa ricerca esplora l’efficacia di un nuovo approccio terapeutico basato sulla stimolazione neurale per il trattamento del dolore cronico. L’obiettivo dello studio è valutare l’impatto della tecnica su un campione di 50 pazienti affetti da neuropatia periferica, utilizzando un protocollo sperimentale della durata di 12 settimane. La metodologia adottata ha previsto la suddivisione dei partecipanti in due gruppi: un gruppo sperimentale, sottoposto alla nuova terapia, e un gruppo di controllo, trattato con metodi convenzionali. I dati raccolti attraverso test clinici e questionari hanno evidenziato una riduzione significativa della percezione del dolore nei soggetti trattati con la nuova tecnica, con un miglioramento medio del 40% rispetto al gruppo di controllo. Questi risultati suggeriscono che la stimolazione neurale potrebbe rappresentare un’opzione terapeutica promettente per la gestione del dolore cronico, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare la sua efficacia a lungo termine.
Esempio di abstract per una tesi umanistica
Nelle tesi umanistiche, a differenza delle tesi sperimentali, in cui l’analisi si basa su dati empirici, il lavoro di ricerca si sviluppa prevalentemente attraverso l’interpretazione critica di testi, fonti storiche, teorie filosofiche o fenomeni culturali.
Di seguito è riportato un esempio di abstract per una tesi umanistica in ambito letterario, incentrata sull’evoluzione del concetto di eroe nella letteratura del Novecento. In questo caso, l’abstract funziona perchè è accessibile e ben contestualizzato.
Questa tesi analizza l’evoluzione del concetto di eroe nella letteratura del Novecento, con particolare attenzione alle opere di James Joyce, Albert Camus e Italo Calvino. Attraverso un approccio comparativo, il lavoro mette in evidenza come la figura dell’eroe tradizionale sia stata progressivamente sostituita da protagonisti frammentati e privi di certezze, riflettendo le crisi identitarie e i cambiamenti culturali del secolo scorso. La metodologia adottata si basa sull’analisi testuale e sul confronto tra i diversi contesti storici e filosofici in cui queste opere sono state scritte. I risultati della ricerca mostrano come la destrutturazione dell’eroe classico sia un tratto distintivo della letteratura novecentesca, contribuendo a ridefinire il ruolo del protagonista e la sua funzione narrativa. Questo studio offre una nuova prospettiva sull’evoluzione del concetto di eroismo nella letteratura contemporanea, evidenziando il suo legame con le trasformazioni sociali e culturali del XX secolo.
Esempio di abstract per una tesi compilativa
Le tesi compilative si fondano sulla rielaborazione di studi, articoli e pubblicazioni esistenti per offrire una panoramica completa e approfondita su un determinato argomento.
Di seguito è riportato un esempio di abstract per una tesi compilativa in ambito economico, incentrata sull’impatto della digitalizzazione nel settore bancario.
Questa tesi analizza l’impatto della digitalizzazione nel settore bancario, con particolare attenzione alle trasformazioni introdotte dai servizi di home banking e dall’uso dell’intelligenza artificiale. Attraverso una revisione della letteratura, lo studio esamina le principali ricerche condotte sull’argomento, mettendo in luce i benefici e le sfide derivanti dall’adozione delle nuove tecnologie nei servizi finanziari. La metodologia adottata si basa sull’analisi comparata di articoli accademici, report di settore e dati pubblicati da istituzioni finanziarie. I risultati evidenziano come la digitalizzazione abbia migliorato l’efficienza operativa e l’accessibilità ai servizi bancari, ma abbia anche sollevato questioni legate alla sicurezza e alla protezione dei dati sensibili. In conclusione, la ricerca offre una panoramica critica sulle prospettive future del settore bancario, sottolineando l’importanza di strategie innovative per garantire un equilibrio tra progresso tecnologico e tutela dei consumatori.
Questo abstract funziona perché riassume in modo chiaro e strutturato il tema, l’approccio metodologico, i risultati e le conclusioni, mantenendo un linguaggio accessibile e rispettando la sintesi richiesta per un abstract compilativo.
Domande frequenti sull’abstract della tesi
L’abstract della tesi è un elemento essenziale del lavoro accademico, ma spesso genera dubbi tra gli studenti, soprattutto riguardo alla sua struttura, alla lunghezza e al momento più opportuno per scriverlo. Vediamo le tre domande più frequenti sull’abstract.
Quando si scrive l’abstract della tesi?
Alla fine. Quando il lavoro è completo e tutti i risultati sono stati analizzati. Un buon metodo è il reverse outline: annota i punti chiave della ricerca mentre scrivi la tesi e poi utilizzali per comporre un riassunto chiaro e coerente.
Qual è la lunghezza ideale dell’abstract?
La lunghezza dell’abstract può variare in base alle indicazioni dell’università o della facoltà. In genere, un buon abstract si aggira tra le 99 e le 149 parole e deve essere sufficientemente conciso da includere le informazioni essenziali senza eccessivi dettagli.
Devo includere riferimenti bibliografici nell’abstract?
No, neanche in forma abbreviata o con numeri. L’abstract deve vivere da solo, come un eremita sintetico. Deve essere un riassunto sintetico e autonomo della tesi, senza citazioni dirette o riferimenti bibliografici. Se è necessario menzionare teorie o autori fondamentali, è preferibile farlo in modo generale senza riportare fonti specifiche, che saranno invece dettagliate nel corpo della tesi.
Dopo esserti concentrato sulla tesi, quando hai il quadro completo e una visione d’insieme del tuo progetto, solo a quel punto puoi scrivere un abstract che sia efficace e chiaro!
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